giovedì 2 gennaio 2014

La costruzione di una pagaia tradizionale passo passo ( ultima parte )

 


Nel post precedente abbiamo segnato sulla tavola tutte le misure per poter tracciare il disegno della nostra pagaia.


PRIMA FASE
La prima cosa da fare sarà tracciare il disegno sullo spessore della pagaia partendo dalla misura del manico 3,5 cm. fino ad arrivare a 0,8mm. Che rappresenta la misura  terminale della pala.



Se si possiede una sega a legno ci sono due possibilità per poter sopperire il lavoro di piallatura comunque in entrambi i casi bisognerà proteggersi da eventuali errori visto che operiamo a mano libera .
Sopra la linea di tracciatura andremo ad inserire da entrambi i lati della pala e per tutta la lunghezza della tracciatura due regoli di legno che serviranno da guida per la lama della sega questo ci permetterà di avere un taglio perfettamente parallelo  senza oltrepassare la linea del disegno.





I metodi sono o di fare un unico taglio con la sega appoggiandosi sui  regoli come guida o di fare dei tagli longitudinali ogni 2cm.su tutta la larghezza della tavola fino ad arrivare al riferimento ( regolo di legno) ,in questo caso si potrà usare o uno scalpello a legno o anche un cacciaviteper far saltare il legno in eccedenza
.
Gli ultimi aggiustamenti o ritocchi si andranno a fare di pialla  cercando sempre di non oltrepassare la linea del disegno.

SECONDA FASE

Sarà quello di tracciare il disegno della pala in larghezza  anche in questo caso è importante disegnare la pagaia da entrambi i lati della pala cosa apparentemente inutile ma  importante perché ci da i riferimenti esatti per tutte le lavorazioni 



E' utile dividere gli spazi della pala ogni 20-25 cm. verificando che la largh e spessore siano uguali da entrambe le pale.





.
Quando si scontorna la pagaia, la sega andrà benissimo ,conviene lasciare comunque un margine di 2mm oltre il disegno alla linea esatta del disegno useremo il pialletto.





TERZA FASE


A questo punto della lavorazione siamo arrivati alla forma seppur grezza della pagaia.
Molto importante prima di iniziare la piallatura  è di ritracciare il centro asse sullo spessore della pala andato perso per la scontornatura  della stessa inoltre per avere le simmetrie di entrambe le due semipale dividete ogni 15,20 cm. la lunghezza delle pale,le sezioni (larghezza e spessore) dovranno corrispondere  nei punti stabiliti. 


Profilo ,forma ,raccorda tura della pala e del manico andranno fatte di pialla.
Avere una pialla affilata e ben registrata come profondità di taglio è fondamentale  e trasforma il lavoro in piacevole passatempo.


REGISTRAZIONE DELLA PIALLA


 Posizionate la pialla sulla pagaia  allentate tutto il registro per rendere libero il tagliente fino a farlo appoggiare  uniformemente sulla pagaia ,chiudete il registro ,fatto.
La pialla se ben registrata  deve fischiare sotto la spinta dell’operatore non deve puntarsi e ne schiantare il legno ,chiaramente nei punti di superficie dove la pala della pagaia non è perfettamente piana la registrazione  della pialla andrà modificata al momento.

   
Per la lavorazione sarebbe conveniente bloccare la pagaia su di un piano con due morsetti ma anche tenendo la pagaia in appoggio ad un muro in piedi e lavorare dalla parte opposta ,magari usando un pialletto leggero
.
LAVORAZIONE DELLE PALE


La lavorazione e quella di scendere di piallatura  da centro della pagaia verso il lato esterno della pala creando un buon profilo cercando di essere anche simmetrici su tutte le quattro facce della pala cosa non difficile visto che abbiamo tutti i punti di riferimento segnati 








.
Tendenzialmente io amo fare pale con un profilo molto rastremato a lama di coltello  questo perché la pala incamera  meno aria in entrata, perché odio anche il rumore che crea la pala in acqua quando possiede  grossi spessori di profilo.




La parte terminale della lavorazione sarà quella dedicata al manico.
Anche il grado di finitura della pagaia è una fase importante  è visto che forse almeno per me è il lavoro più noioso conviene farlo in più fasi e quando se ne ha voglia.



La carta vetrata che io uso dallo sgrosso alla finitura sono :
 numero 80, 120,180,220 ,320 e per ultimo la paglietta in metallo che usano gli ebanisti.

BILANCIATURA PAGAIA


Per quanto si può essere stati precisi ed attenti nella lavorazione delle due pale questo vale anche per le pagaie costruite con l’ausilio dei pantografi copiatori una pagaia non sarà mai perfettamente bilanciata vuoi per errore vuoi per densità diversa in un tratto del legno, fatto sta che è mia abitudine prima della verniciatura fare questa verifica  e correggendo eventualmente lo sbilancio di peso  .
Vi posso garantire che una pala bilanciata come tanti altri dettagli nell’insieme fanno la differenza fra una bella pala e una buona pala.

 La foto mette in risalto che la pagaia è sbilanciata sul lato dx


Togliendo materiale poco alla vota  la pagaia si ristabilisce l'equilibrio





RINFORZO PAGAIA E FINITURA


Molti costruttori di pagaie tradizionale usano rinforzare  irrobustire le pagaie  con lo stesso metodo che usavano i popoli nordici ,chiaramente con materiali diversi.
Gli Inut, per l’alto valore che poteva rappresentare  una pagaia, vista l’assoluta mancanza del legname difficile da trovare a quelle latitudini  proteggevano le loro pale bordandole perimetralmente  con ossa di mammiferi acquatici .



Oggi si ha la tendenza per la parte terminale della pala incollare o inserire tramite un tenone ed una mortasa un legno estremamente duro per una lunghezza di 10 cm.circa ,lo stesso dicasi per i bordi della pala.
Io personalmente non amo questo metodo ,perché non mi permette di poter dare un angolo della pala rastremato come vorrei,mentre per il puntale, visto l’esiguo  spessore che abbiamo lo porta a diventare un punto debole di accoppiamento .





Il mio metodo simile ad un altro famoso costruttore italiano Avatak  è quello di posizionare  sul puntale, un tessuto di vetro biassiale laminato con resina epossidica per una lunghezza di 15cm.



Per la finitura e protezione del legno io uso resina epossidica diluita con alcool  a 94 gradi ( quello usato dai laccatori ) al 70% , la seconda mano con diluizione al 50%  ,carteggio per entrambe le mani con 220 – 320 infine paglietta come finitura due mani piene di vernice Spinnaker ,un prodotto eccellente a base di resine e olio di tung.




E’tutto .












5 commenti:

  1. Bellissima spiegazione, bellissime le foto ed il risultato finale... Complimenti caro Piero .a presto Gianni.

    RispondiElimina
  2. molto bella, ne vorrei fare una io ma avrei bisogno di sapere che legno usare e come reperire i disegn

    RispondiElimina
  3. molto bella, ne vorrei fare una io ma avrei bisogno di sapere che legno usare e come reperire i disegn

    RispondiElimina
  4. Complimentarmi con il sig. Piero è poca cosa ..... veramente un articolo chiaro ed esaustivo che ha permesso anche ad un neofita quale io sono di realizzarsi una bella Groenlandese. Buone cose - Donato

    RispondiElimina
  5. Ho fatto rifilare la tavola che ho comprato in base alle misure necessarie. quando ho tracciato le linee per definire il profilo, ho notato che il legno non era perfettamente diritto.
    Il legno si è leggermente curvato dopo la piallatura.
    Domanda: cosa si fa in questo caso?
    C'è qualche accorgimento da adottare?
    Grazie per la risposta.

    RispondiElimina