mercoledì 28 marzo 2012

IL KAYAK E LO YOGA

Quando praticavo la corsa podistica, c’era un allenatore delle fiamme gialle, che sosteneva l’importanza di imparare a sincronizzare la falcata con la respirazione, questo non era legato solo all’aspetto fisico per il miglioramento prestazionale, ma soprattutto mentale, un modo per sentire e gestire i limiti del nostro corpo, il nostro respiro, insomma un modo per percepire e controllare la nostra interiorità.


Il consiglio era quello di farlo correndo in solitudine nel bosco, avvolti dalla natura e dagli odori che essa trasmette.

Parlando con mio fratello, insegnante di Kundalini yoga (http://www.noiyoga.com/), gli ho chiesto se c’è una relazione, tra l’andare in kayak e lo yoga, e che ruolo svolge la respirazione in questa attività sportiva,visto che entrambe, il kayak e la corsa hanno molto in comune; così in seguito riporto il suo pensiero.



IL KAYAK E LO YOGA



Che relazione esiste tra il Kayak e lo Yoga ?



Il Maestro Yogi Bhajan dice che il nostro vivere è come navigare sulle onde delle asperità della vita.



Andare in kayak è salire sulle onde per poi discendere, per poi risalire: è trovare equilibrio, un equilibrio sottile che deriva dall’armonia della mente, del fisico e dell’anima.



Andare in kayak è portare in superfice sentimenti ed emozioni. E’ vedere le nostre esperienze sul riflesso dell’acqua. Eppoi gli odori, il vento,il sole,la salsedine, la padronanza del kayak, rinnovano e rivitalizzano i nostri sensi, spesso, sopiti da tempo.



Andare in kayak è trovare la pace nello spirito, una pace profonda, totale. La pagaia che crea giochi d’acqua o giochi di vita. E’ un modo per osservarci: essere testimoni di noi stessi nel presente.



Andare in kayak vuol dire appoggiarsi al nostro respiro: l’energia vitale, con il suo fluire che pervade tutto il corpo, portando nutrimento alle nostre articolazioni motorie, nutrimento al nostro sistema nervoso, nutrimento prezioso per contrastare le paure, le ansie e le difficoltà che incontriamo. Il respiro, per riportare calma, per “Agire” e non “Reagire”, per avere Consapevolezza e Creatività. Il “navigare” del respiro ci sostiene e ci protegge, e perciò, dobbiamo imparare a conoscerlo, a rispettarlo, dobbiamo respirare in modo armonioso, lungo lento e profondo.



Andare in kayak vuol dire unione, vuol dire qui e ora, e allora ……..ecco la preziosa ”relazione” tra il mondo del Kayak e lo Yoga.



A cura di RaviJeetSingh ( Aldo Nichilo)

Marzo 2012





























domenica 11 marzo 2012

Studio del kayak tradizionale tramite il Modellismo




Il professor Venturini, ingegnere meccanico,mio insegnante di meccanica applicata e tecnologia dei materiali,ci spiegava alla fine degli anni 60 l’importanza della figura del modellista per un’ azienda,consigliandoci addirittura di intraprendere quest’attività, allora molto richiesta.




Da allora molte cose sono cambiate,la figura del modellista aziendale,oggi sta scomparendo sostituita dalle macchine a controllo numerico,che prelevano in automatico dati sul pezzo da produrre, derivanti da un CAD.

Per chi è appassionato è vuole indagare, sulle tecniche costruttive arcaiche, sui kayak tradizionali,è importante la necessità di recuperare quella manualità che si sta sempre più perdendo,come leggere un disegno, come avere la percezione come si dice a roma ad occhio delle linee .

Per ciò la pratica del modellismo in reperti di elevate dimensioni per un attento studio è utile e fondamentale,altrimenti si rischia di avere un’idea troppo teorica sulla forma e la struttura dell’imbarcazione.

Un’altra cosa da prendere in considerazione è l’aspetto ludico e rilassante di questa pratica,se fatto comunque quando si ha voglia nel momento,perché comunque impegna mentalmente e fisicamente ,insomma come con una bella donna ,non bisogna accelerare i tempi.
Buon divertimento







venerdì 2 marzo 2012

Anders una bella persona

Sarà che sono di parte ma questo Anders mi piace… molto, è uno tosto molto tosto,Claudio me lo diceva per averlo conosciuto ad un corso di workshop in Norvegia.