martedì 15 febbraio 2011

2 Ricerca storica sugli aleuti e i loro baidarka


Quando gli esploratori Steller ,cook,arrivarono alle aleutine per la prima volta nei loro diari di bordo descrissero di aver visto imbarcazioni a remi che producevano delle velocità considerevoli stimabili intorno a velocità di 10 miglia marine.
Nel terzo viaggio di Cook 1778 , John Webber riuscì a produrre un disegno di questa strana imbarcazione con il suo conducente,il quale si era avvicinato in maniera considerevole sotto la nave ,il disegno rappresenta un cacciatore Unalaska Aleut vestito con il chigidax ed una visiera di legno decorata con
baffi di leone marino,il disegno è esistente e fa parte di collezione privata e si trova al Museo dell'Uomo. J Oster.

Storicamente furono costruiti tre tipologie di baidarka il singolo che era molto diffuso prima dell’arrivo dei i colonizzatori russi,che si insediarono nelle aleutine nel 1742,il doppio che era molto raro fino al XIX secolo, ed era riservato solo ai capo villaggio per essere servito, o utilizzato per formare i giovani alla caccia e alla navigazione da un’esperto cacciatore.






Il triplo è unanimemente considerato una creazione legato alla presenza dei russi, utilizzati per il trasporto e gli amministratori, commercianti o sacerdoti da un’ isola all’altra dell’arcipelago.

Prima dell’arrivo dei russi ,gli aleuti hanno goduto dei benefici di un ambiente estremamente ricco di mammiferi acquatici,balene ,leoni marini,foche ,ma soprattutto lontre di mare,ed è stata questa ricchezza ecologica,che ha permesso ,a questo popolo di cacciatore,una crescita demografica,che arrivò a metà del XVIII secolo a circa 17000 persone

La lontra marina fu molto importante ,nella cultura degli aleuti la,non solo era apprezzata per la qualità delle sue carni e per le sue pellicce ,ma nella mitologia aleutina,si pensava che discendesse dagli umani.
Ci sono molte leggende segnalate da autori come Choris, Golder, Heizer o Petroff che la nascita della lontra fu il risultato incestuoso di un rapporto di sangue fra esseri umani.

Secondo alcune versioni: da un’accoppiamento incestuoso di un fratello che approfittò della sorella ,in un'altra versione ,il marito scoprì sua moglie con suo nipote e per vendicarsi invitò il suo rivale ad una festa .durante la quale gli tagliò la testa davanti a sua moglie.
La donna prese la testa del suo amante e si gettò da una rupe in mare,e nello stesso punto dove caddero il marito vide apparire due lontre –
Nella caccia alla lontra gli aleuti seguivano scrupolosamente dei rituali e dei modi comportamentali, essendo nata da una relazione proibita tra un uomo ed una donna la lontra aveva orrore di ricordare la sua nascita ,il cacciatore quindi che sperava di avvicinarsi a tiro di arpione,prima della caccia doveva astenersi,di avere qualsiasi rapporto,con la sua donna, e questo tre mesi prima della battuta di caccia, la lontra avrebbe rilevato il profumo della donna e sarebbe fuggita,ma questo riguardava anche gli strumenti da adottare per la caccia, i vestiti persino gli utensili come le ciotole non dovevano essere toccate in alcun modo dalle donne
Il cacciatore Aleuto era molto cauto,anche in relazione,alla partecipazione,che la donna aveva nella costruzione del kayak, come nella cucitura dei vestiti da caccia ,e per ciò prima della partenza si usavano dei riti di purificazione e di lavaggio,queste cerimonie chiaramente erano riservate soltanto agli uomini,dove venivano pianificati tutti i preparativi,al fine di garantire una caccia in sicurezza e con molte prede.

Dopo le prime spedizioni nello stretto di Bering,si diffuse rapidamente la ricchezza che si poteva ottenere nel commercializzare la pelliccia di lontra che era tanto apprezzata sia in Cina che in Russia
Si formarono ,in pochissimo tempo ,degli equipaggi formati,per lo più da banditi,condannati, esiliati criminali e avventurieri senza scrupolo, che si insediarono nell’arcipelago delle isole aleutine,decimando,interi villaggi,tenendo in ostaggio donne ,bambini e costringendo gli aleuti a cacciare le lontre anche in piena tempesta.
I russi ,sfruttarono le grandi capacità di caccia e di navigazione,degli aleuti,e per aumentare sempre più la caccia alle lontre,fecero produrre intere flotte di baidarka sia doppi che tripli,,per essere sempre più usati in maniera sistematica nella caccia intensiva .
Così nel giro di cinquanta anni la popolazione aleutina,scese da 17000 persone a poco più
.di 2500 persone.
Il governo di S.Pietrburgo,venne più volte informato,di ciò che stava succedendo alle aleutine, tentarono anche di fermare quei massacri,ma le isole erano lontane ,e le attività dei cosacchi erano difficili da controllare.

Coxe,nel 1781 scrisse nella sua prefazione del suo libro:
Le navi russe raramente tornano senza aver massacrato,un gran numero di Aleuti,e quindi è un grande vantaggio per la Russia sottomettere queste povere tribù,per strappare,le poche pellicce che sono rimaste,
Si deve ammettere che i marinai russi sono estremamente disumani.e macellano le persone anche per piccoli pretesti.

Sauer scrive anche, nel 1792:
È un vero peccato che il Aleuti sono soggetti al capriccio e la tirannia dei russi , La loro unica speranza di liberazione dalla loro oppressori si trova, credo, nella distruzione totale degli animali che cacciano;. e oserei dire che, dato il quantità di questi animali che uccidono ogni giorno, queste specie sarà presto annientata.

Da quando mi sono appassionato a questa stupenda imbarcazione,ho costruito vari esemplari storici di baidarka,ma ho anche ad approfondito l'aspetto antropologico del del popolo degli aleuti,della loro cultura,della loro tecnica di caccia estremamente sofisticata,nonchè delle grandi capacità di navigare,con mari estremamente,difficili,ma sopratutto di aver saputo costruire un'imbarcazione in maniera, seppure empirica,ma che nel corso dei millenni,ha avuto un'evoluzione che l'ha portata ad uno stato d'arte difficilmente migliorabile.
tutte queste notizie ,queste ricerche fanno parte di uno studio che ha condotto Joëlle Robert-Lamblin,

sabato 5 febbraio 2011

Ricerca storica sugli Aleuti e i loro Baidarka

Mappa con l'habitat naturale delle popolazioni Aleut: l'arcipelago delle isole Aleutine,e la punta della penisola dell'Alaska







I primi abitanti di questa zona arrivarono dalla vicina Asia presumibilmente 6000 anni fa quando lo Stretto di Bering collegava i due continenti tramite uno stretto braccio di terra. Mutamenti morfologici infine hanno dato vita ad un immenso arcipelago denominato delle Aleutine con più di trecento isole ,che si estendono,per oltre 2000km, assumendo la forma di un arco,dividendo L’emisfero nord occidentale con il mare di Bering e a sud l’oceano pacifico.
La catena delle isole aleutine per effetto dello scambio termico dei due oceani è il luogo di nascita di tremende tempeste marine che incidono su tutta la costa occidentale del Canadà e degli stati uniti,i venti che si producono,creano delle onde gigantesche,che ne fanno uno delle zone marine più dure e pericolose per la navigazione dell’intero pianeta.
Il motivo ,sicuramente, che ha portato gli aleutini ad insidiarsi e a vivere in uno dei posti più inospitali del pianeta, è che hanno avuto la possibilità di godere dei benefici di un ambiente marino molto ricco sia di mammiferi (balene ,foche ,leoni marini ,lontre ecc.)che di pesce e crostacei. Questa ricchezza di cibo ha permesso al popolo aleutino una crescita demografica fino ad arrivare nel 1700 a più di 16000 persone,fatto estremamente eccezionale se consideriamo che stiamo parlando di un popolo di cacciatori,in un ambiente sub artico .
Gli aleutini così come gli Inuit della Groenlandia,sono riusciti a vivere e sopravvivere,a queste latitudini ,sviluppando,delle tecniche di caccia in mare molto sofisticate, a bordo di piccole imbarcazioni che venivano costruite,per forma ed uso, sulle specifiche del proprio cacciatore.
Gli Aleuti, a differenza degli Inuit, furono dei marinai eccezionali, riuscivano a pagaiare fino a diciotto venti ore senza sosta ed il loro senso di orientamento era altrettanto notevole. Ciò consentiva loro, di viaggiare o di cacciare in queste regioni così ostiche, dove le maree, i forti venti, i moti ondosi e le nebbie perenni erano le condizioni di normalità.

mercoledì 2 febbraio 2011

Baidarka two Hole




Dopo una settimana di vacanza ,complice una bellissima giornata oggi qui a Roma ,ho rimesso le mani sul baidarka two hole.
L’idea di costruire un doppio,nasce da una mia esigenza personale ,ovvero quello di avere un kayak,espressamente dedicato ad un turismo veloce anche impegnativo,e per più giorni,con un buon volume di carico,un peso gestibile anche in presenza femminile,ma soprattutto con qualità marine superiori.
La scelta non poteva che cadere sul two hole del baidarka ,e poi che volete. Oramai mi sono ammalato di baidarkite,prima di me Renzo Beltrame,e adesso il virus sta contagiando sempre più persone.

Questo Kayak si rifà al modello che si trova al National Museum of Washington USNM 160336,disegnato da David W. Zimmerly.
Il kayak seguirà una modifica su mie esigenze specifiche,quella più importante sarà la dimensione dei pozzetti più grandi e la posizione ,che sarà inclinata di 3cm.sull’appoggio posteriore ,per facilitare ,sia l’entrata che l’uscita dal kayak.

Le dimensioni saranno lunghezza 6,30m. larghezza 58cm.,altezza interno- interno alla traversa ponte 26,5cm.
Il kayak, verrà provvisto comunque del timone,per facilitare la conduzione ,per il peso, spero di attestarmi entro i 31 kg.